Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa e con il Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta “Vivo d’arte”, un concorso-premio annuale per valorizzare la creativita’ e il talento dei giovani artisti italiani, residenti stabilmente all’estero.
Il concorso prevede due distinte sezioni del premio: una dedicata alle arti performative (musica, teatro, danza contemporanee), l’altra alle arti visive (arti figurative, scultura, video arte).
Come da bando allegato, il progetto artistico vincitore di “Vivo d’arte – arti performative” sara’ rappresentato nell’ambito della 34 edizione del Romaeuropa Festival, in programma a Roma dal 18 settembre-24 novembre 2019 (la data prevista è il 2 novembre, ma potrebbe subire delle variazioni).
Per essere ammessi al concorso – premio, gli artisti che candideranno il proprio progetto per “Vivo d’Arte – arti performative” dovranno:
a) essere di nazionalita’ italiana;
b) essere iscritti all’AIRE da almeno due anni alla data di scadenza del bando;
c) non avere compiuto i 36 anni di eta’ alla data di scadenza del bando;
d) essere comprovati artisti operanti nei settori specifici del teatro, della danza o della musica contemporanee nell’accezione piu’ estesa del termine.
Nella valutazione dei progetti artistici candidati, la Commissione – composta da due rappresentanti del MAECI, uno della Fondazione Romaeuropa, uno del MIBAC e da una personalita’ del mondo dello spettacolo – terrà in particolare conto l’originalita’, la valorizzazione degli elementi di contaminazione e incontro tra la cultura italiana e quella dei paesi esteri di residenza degli artisti, l’eventuale carattere di integrazione tra due o piu’ discipline artistiche (teatro, musica, danza) contenuti nell’opera proposta.
Maggiori informazioni, incluso il bando sono disponibili al seguente link: https://www.esteri.it/mae/it/servizi/italiani-all-estero/vivo-d-arte-concorso-per-giovani-artisti-italiani-all-estero.html
Bando di concorso [Leggi qui]
Locandina [Clicca qui]